domenica 22 novembre 2015

Anche noi al MEDITERRANEO ANTIRAZZISTA 2015

Vivere il Mediterraneo Antirazzista
a cura di Gennaro De Vivo


Il "Mediterraneo Antirazzista" è una manifestazione sportiva che si è svolta, per la prima volta, a Palermo nel 2008. 
Focus della manifestazione non è lo sport, in quanto tale, ma lo sport come strumento per annullare le distanze centro/periferia e per dimostrare quanto le differenze, culturali e non solo, possano essere fonte inesauribile di ricchezza. Rompere le barriere del pregiudizio, facendo sì che ognuno diventi compagno, per sentirsi parte di un'unica grande squadra, in un contesto di confronto e socializzazione: questo l'obiettivo reale del "Mediterraneo Antirazzista".
Quest'anno, la manifestazione ha toccato Scampia il 14 e 15 maggio scorsi.

"Ottobre 2015: le attività al CentroInsieme sono iniziate da qualche settimana e molti bambini già sono proiettati alla prossima edizione del "Mediterraneo Antirazzista."
Alcuni mi domandano: "Mister quando giochiamo di nuovo a calcio? A parlare è Gennaro De Vivo, volontario del CentroInsieme, che racconta la sua esperienza al "Mediterraneo Antirazzista".
“Ho conosciuto queste pesti proprio in occasione dell'edizione del 2014, ed è lì che è scattata una scintilla, così forte da farmi iniziare una collaborazione con il CentroInsieme per il doposcuola e per le altre attività ludiche e non, promosse dal Centro.
Per i bambini, il Mediterraneo Antirazzista è un po' come il mondiale di calcio, in realtà si può considerare un mini-mondiale, visto il grosso seguito che riceve ed il grande numero di bambini coinvolti. In realtà, l'aspetto calcistico, durante questa manifestazione, non è quello principale, ma inevitabilmente è quello più coinvolgente, i bambini non aspettano altro che entrare in quel campetto di calcio nel loro quartiere.
Questa manifestazione si differenzia dalle normali competizioni di calcio perché non ha nulla di competitivo, non è il calcio il protagonista assoluto, forse lo si usa come mezzo per unire i bambini e non per dividerli, come spesso accade tra due squadre che si contendono qualcosa.
La parola “Antirazzista” sta proprio a sottolineare questo: non si è razzisti nella vita solo nei confronti di persone che hanno un colore di pelle diverso rispetto al nostro, si è razzisti anche nei confronti di persone che sono o sarebbero “uguali” a noi.
Questo ho cercato di dire e di trasmettere ai bambini nelle settimane che hanno preceduto il “Mediterraneo” e nel corso del torneo ho avuto modo di vedere come sia possibile abbattere barriere che sono presenti tra di loro, e che spesso e volentieri portano ad episodi di “razzismo”.


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